Come Leo Fender ha stravolto il modo di fare musica

È stato un innovatore grazie ai suoi amplificatori, ai suoi bassi e chitarre elettriche che hanno completamente rivoluzionato il modo di fare musica. Assieme a Don Kaufmann e George Fullerton è stato fondatore nel 1943 della Fender Musical Instruments Corporation, società che ha dato vita a uno degli strumenti più iconici nel mondo della musica, la Fender Stratocaster, di cui oggi parlerò.


Nato il 10 agosto del 1909 nei pressi di Anaheim, in California, prova fin da giovane con lo studio di pianoforte e sassofono, ma la sua passione è l’elettronica, che coltiva da autodidatta fino a farla diventare la sua passione. Terminati gli studi di economia, perde il lavoro a causa della grande depressione statunitense, e cogliendo l’occasione nel 1938 a Fullerton apre il “Fender Radio Service”, dove ripara radio e varie parti elettroniche. Questo accade in un momento dove negli USA si trovano in un periodo di grande corsa all’innovazione tecnologica.

Con il passare del tempo, la clientela inizia a comporsi di musicisti che si rivolgono a Leo per riparare amplificatori, fra cui Doc Kauffmann, un ex dipendente di una casa produttrice di chitarre elettriche. I due approfondiscono il loro rapporto, conducendo vari esperimenti. Nasce così nel 1944 la “K&F Company“, che produce chitarre hawaiane e amplificatori. Due anni dopo la società si scioglie, lasciando da solo Leo che da origine alla “Fender Musical Instrumental Corporation”, abbandonando le radio e concentrandosi sugli strumenti musicali.

Alla fine degli anni 40, nonostante le difficoltà economiche i suoi prodotti iniziano a farsi notare, così decise di dare vita alla prima chitarra solid-body per risolvere i problemi di feedback, cioè dei fischi che si creano quando si amplifica uno strumento con cassa armonica.
Nel 1949 da alla luce il primo prototipo di Esquire, munito di un solo pickup al ponte; successivamente ne sarà aggiunto uno vicino al manico, ma su un altro modello battezzato inizialmente come Broadcaster, che oggi conosciamo tutti come Telecaster.

Fender Esquire del 54

Immediatamente dopo il grande successo di questa chitarra, nel ’51 Leo si mette a lavoro su un altro progetto, la Stratocaster, un tentativo di migliorare la telecaster, che si trasforma dopo il debutto della Les Paul, di cui ho parlato precedentemente (link al’articolo), in una risposta alla concorrenza.
Per la realizzazione dello strumento fu molto importante l’aiuto di Billy Carson, che consigliò di aggiungere una selletta per ogni corda, per agire sull’intonazione, e anche di arrotondare il corpo smussandolo, per renderlo più confortevole. Fu importante anche la doppia spalla mancante, già adottata in precedenza per il Precision Bass.
La Stratocaster inizialmente doveva avere 5 pickup, ma per motivi di spazio ne vennero montati 3, selezionabili da uno switch a 3 vie. I chitarristi notarono però che selezionando le vie di mezzo era possibile avere un ibrido fra i suoni, e solo nel 1977 venne montato uno switch a 5 vie.

Nel 1965, per problemi di salute, Leo Fender vende la società alla CBS per 13,2 milioni di dollari, applicando subito delle modifiche al modello per renderlo più semplice da lavorare nella fabbricazione in serie, a discapito però della qualità dello strumento. La perdita di qualità sarà uno dei motivi per cui nel 1985 la società viene nuovamente rivenduta a un gruppo di dipendenti fender per 12,5 milioni. Questo gruppo da vita alla American Standard, una chitarra che riprende i concetti della prima Stratocaster, modernizzandoli con una paletta più moderna e migliorando il ponte con alcuni accorgimenti, facendo tornare in carreggiata la Fender.

In parallelo al momento della CBS, tra il ’71 e il ’78 Leo contribuisce all’avviamento della Music Man, con cui rompe i rapporti per fondare nel ’79 la G&L, con il suo vecchio amico George Fullerton. Lavora in questo ambiente fino alla sua morte, il 21 marzo del 1991, a causa del morbo di Parkinson. Dal momento della sua morte il suo ufficio è rimasto intatto, una stanza vetrata in mezzo alla fabbrica con quaderni e libri ancora aperti, ci entrano solamente gli addetti alle pulizie una volta al mese.

Qui alcuni grandi brani suonati da chitarristi icona della Stratocaster.

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