Secondo il processo di riconoscimento dei movimenti oculari, esistono certi movimenti oculari che possono dare informazioni riguardo a cosa “passa per la mente” di una persona, ovvero esiste un associamento tra il movimento degli occhi e il relativo significato.
Secondo la ricerca neurologica, il movimento degli occhi è associato all’attivazione di diverse parti del cervello, questi movimenti sono chiamati movimenti oculari laterali (LEM) e nella PNL (Programmazione Neuro Linguistica) vengono definiti “eye accessing cues” (segnali di accesso agli occhi), proprio perché ci danno informazioni sui pensieri della persona con cui stiamo conversando.
Nota: Quando leggete riferimenti a delle “direzioni”, queste sono dal proprio punto di vista e non dal punto di vista dell’interlocutore, quindi ad esempio se leggete “in alto a sinistra” si intende in alto a sinistra per voi e non in alto a sinistra per il soggetto.
Come già detto, ad ogni direzione oculare viene associato un processo:
- Visual Constructed (VC): gli occhi che si spostano in alto a sinistra.
- Visual Remembered (VR): gli occhi che si spostano in alto a destra.
- Auditory Constructed (AC): gli occhi che si spostano orizzontalmente a sinistra.
- Auditory Remembered (AR): gli occhi che si spostano orizzontalmente a destra.
- Kinesthetic (K): gli occhi che si spostano in basso a sinistra.
- Auditory Digital (AD): gli occhi che si spostano in basso a destra.
Andando nello specifico per ogni direzione…
Visual Constructed: indica che l’interlocutore sta costruendo delle immagini, e non le sta “cercando” nella sua memoria. Il movimento in alto a destra indica l’accesso all’emisfero sinistro, che è proprio l’emisfero dedicato alla logica. Un esempio è quando gli viene fatta una domanda del tipo “Sai come sarebbe una giraffa con la testa di un cane?”.
Visual Remembered: indica che l’interlocutore sta accedendo, ricordando, un’immagine che è già presente nella sua memoria, e non la sta creando in quel momento. Il movimento in alto a sinistra indica l’accesso all’emisfero destro del cervello, cioè all’area di memorizzazione dei dati. Un esempio è quando gli viene fatta una domanda del tipo “Qual è il tuo colore preferito?”.
Auditory Constructed: indica che l’interlocutore sta costruendo dei suoni o delle conversazioni, o comunque qualsiasi cosa di uditivo. Un esempio è quando gli viene fatta una domanda del tipo “Ti sei mai immaginato con una voce molto acuta?”.
Auditory Remembered: indica che l’interlocutore sta ricordando un qualcosa che ha già sentito, come ad esempio un suono o una conversazione. Un esempio è quando gli viene fatta una domanda del tipo “Qual è la tua canzone preferita?”, oppure anche un’affermazione del tipo “Ripetimi quello che ti ho appena detto!”.
Kinesthetic: indica che l’interlocutore sta accedendo alla percezione del corpo, di sensazioni o emozioni. Un esempio è quando gli viene fatta una domanda del tipo “Come ti senti dopo quello che è successo?”, oppure “Com’è toccare un gatto bagnato?”.
Auditory Digital: indica che l’interlocutore sta accedendo al dialogo interiore, ovvero sta pensando/parlando con se stesso.
Inoltre, tutte le posizioni citate prima sono schematizzate per quando si ha come interlocutore una persona destrimana, quindi una tipica persona mancina avrebbe i movimenti invertiti (quindi VC sarebbe in alto a destra e VR in alto a sinistra, e così via). Vi basta immaginare il disegno sopra inserito con le lettere scambiate da destra a sinistra.
Molto probabilmente ora vi starete chiedendo, “ma a cosa mi serve sapere queste cose?”
Queste informazioni possono avere centinaia di utilità, la più comune è quella per scoprire se la persona con cui state parlando vi sta inventando un fatto o meno, infatti se ad una domanda come “Cosa ti ha detto?” la persona guarda alla vostra sinistra significherebbe che sta costruendo e non ricordando, e quindi vi sta mentendo. Altrimenti potete usare questa conoscenza semplicemente per vedere se una persona sta pensando (parlando con sé stesso) o sta cercando di ricordare qualcosa.
Infine ecco a voi un paio di accorgimenti a cui prestare attenzione: sembra che alcune persone non muovano affatto gli occhi a prescindere da cosa gli chiedi. Molto probabilmente il loro movimento degli occhi è molto più rapido degli altri, quindi bisogna guardare più da vicino e con più attenzione per osservare come si muovono. Altre persone invece, muovono tutta la testa in modo che gli occhi si spostino nella zona specifica, facendo sembrare che continuino a guardarti.
L’anima, per fortuna, ha un interprete – spesso inconscio, ma pur sempre un fedele interprete – gli occhi.
Charlotte Brontë
L’ha ripubblicato su Ned Hamson's Second Line View of the Newse ha commentato:
good reading
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Molto interessante!!
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